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giovedì 31 gennaio 2013

LAVORO NERO E INFORTUNI NEL "RAITING" DI LEGALITA' DELL'AZIENDA

AVVERTENZA: Pubblichiamo dal Blog http://andreaferrarini.blogspot.it/2013/01/rating-di-legalita-obbligatorio-il.html un brano di grande interesse per Aziende, Professionisti e Lavoratori.

POLITICHE DEL LAVORO E RESPONSABILITA' SOCIALE DELLE IMPRESE


C'è il rischio che il rating diventi un requisito minimo per l’accesso al credito gravando le imprese di nuovi oneri burocratici
L'Associazione nazionale dei costruttori edili (Ance) ha pubblicato sul suo sito web una nota nella quale illustra i contenuti del regolamento dell'Antitrust in materia di rating di legalità ed evidenzia anche i rischi e le opportunità del nuovo strumento finalizzato a promuovere l'etica e la legalità nelle attività economiche.
Con la delibera n. 24075 del 14 novembre 2012 (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 294 del 18 dicembre 2012), l'Antitrust ha varato il regolamento che stabilisce criteri e modalità di attribuzione del rating di legalità, in attuazione dell’articolo 5-ter del DL 1/2012 e s.m.i. che ha introdotto nell’ordinamento un sistema di premialità per le imprese che rispettano la legalità e adeguano la propria organizzazione in tale direzione.
Nelle intenzioni del legislatore, tale rating, attribuito su richiesta di ciascuna impresa interessata, oltre ad avere effetti positivi dal punto di vista reputazionale, verrà preso in considerazione in sede di accesso al credito bancario e di concessione di finanziamenti da parte delle pubbliche amministrazioni.
Sarà un decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze e del Ministro dello Sviluppo Economico a stabilire come tali finalità verranno perseguite.
Il rating potrà essere richiesto dalle imprese operative in Italia che abbiano raggiunto un fatturato minimo di due milioni di euro nell’esercizio chiuso l’anno precedente alla richiesta e che siano iscritte al registro delle imprese da almeno due anni.
Pubblicato il formulario e le istruzioni
Le aziende interessate dovranno presentare una domanda, per via telematica, utilizzando il formulario pubblicato sul sito dell’Antitrust (http://www.agcm.it/rating-di-legalita.html) che dovrà essere inoltrato per via telematica, seguendo le istruzioni per l'inoltro della domanda.
Da una stelletta a un massimo di tre stellette
Il rating avrà un range tra un minimo di una “stelletta” a un massimo di tre “stellette”, attribuito dall’Autorità sulla base di determinati requisiti che verranno comunicati dalle imprese e verificati tramite controlli incrociati con i dati in possesso delle pubbliche amministrazioni interessate.
Le valutazioni dell'Ance
Fin da subito, l'Ance ha espresso alcune perplessità in merito alle modalità con le quali il rating di legalità interverrà in sede di accesso al credito bancario e di concessione di finanziamenti da parte delle pubbliche amministrazioni. Il rischio, secondo i costruttori edili, è che il rating diventi un requisito minimo per l’accesso al credito, finendo per rappresentare, in tal modo, l’ennesimo adempimento obbligatorio e perdendo, così, il carattere premiale che lo dovrebbe caratterizzare secondo le intenzioni iniziali del legislatore.
Secondo l'Ance la formulazione attuale del rating di legalità è eccessivamente generica e incompleta e rischia, quindi, di trasformarsi in un’ulteriore inutile procedura burocratica, che non sarà in grado di garantire alcun contrasto alla criminalità e che finirà per imporre altri oneri e adempimenti alle imprese, già sfinite dalla crisi.
Per quanto riguarda i requisiti, all’art.2, comma 2, lettera f) l'Associazione ritiene opportuno che il requisito necessario ai fini dell’attribuzione del rating di legalità per cui l’impresa non deve aver subito provvedimenti definitivi per mancato rispetto delle norme a tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro si applichi solo in caso di gravi e reiterate violazioni, come definite allegato I del Testo Unico sulla Sicurezza (D.Lgs 81/2008).
L'Ance inoltre esprime contrarietà rispetto alla possibilità di prevedere il rilascio del rating di legalità alle imprese confiscate e reinserite nell’attività produttiva, evidenziando il rischio che ciò possa determinare un’alterazione del mercato proprio a vantaggio di quelle imprese che hanno operato e proliferato grazie a comportamenti illeciti propri della criminalità organizzata.
Sarebbe opportuno, invece, che il punteggio aggiuntivo ai fini del rating di legalità venisse attribuito solo nel caso in cui la gestione fosse affidata a un soggetto imprenditoriale privato, scelto mediante un confronto concorrenziale pubblico.
Per quanto attiene al punto a) degli ulteriori requisiti, di cui all’art. 3, così come viene previsto un punteggio aggiuntivo ai fini del rating per le imprese che rispettano i contenuti del Protocollo di legalità sottoscritto dal Ministero dell’Interno e da Confindustria, è necessario garantire un’analoga premialità alle imprese associate all’Ance in virtù dell’accordo sottoscritto con Confindustria il 19 ottobre 2011.
Infine, poiché molti dei requisiti aggiuntivi (come l’iscrizione alle white list o l’adesione a codici etici di autoregolamentazione) non coprono tutte le attività economiche interessate al rating, è necessario secondo l'Ance specificare che queste condizioni possano essere considerate solo laddove siano operative e che, in caso contrario, l’impresa potrà comunque beneficiare di un eventuale massimo punteggio.


Fonte: http://www.casaeclima.com/

Scritto da Andrea Ferrarini (Consulente Modelli Organizzativi ex d.lgs 231/2001)
cell. 3472728727 - andreaferrarini@inwind.it

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