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giovedì 7 marzo 2013

IL COMODATO DELLA CASA DI FAMIGLIA AGLI EX-DOMESTICI

Quesito:
Per ottemperare alle ultime volontà di mia mamma, morta qualche mese fa, ho accondisceso a concedere in comodato parte della Casa di Famiglia alla Ex-Badante (divenuta mamma nel frattempo). Tra eredi, c'è pieno accordo. Su consiglio del Notaio, nell'attuale bozza, è stata inserita, come clausola "modale" connessa alla gratuità della concessione dell'immobile, l'impegno della Ex-Badante a tenere puliti gli ambienti. Siccome nello stesso immobile vive anche mia sorella, non è che per caso questa clausola possa essere impugnata come forma di "collaborazione domestica" irregolare? Grazie di una risposta.

Risposta:
Di per sè, l'inserzione di "clausole modali" come proposte dal Notaio, siccome investono obbligazioni di cura dell'immobile, comunque implicite nello schema di contratto di comodato, non determinano squilibri significativi, a condizione che gli oneri di cura siano limitati all'appartamento abitato. E' evidente che, ove tali "obblighi modali" fossero stati previsti anche per l'attuale abitazione del famigliare superstite (o se questa risultanza dovesse emergere nel corso di ispezioni), qui l'illazione di lavoro domestico sarebbe stata più facile. Anche se, a dire il vero, un simile contratto si sarebbe anche lasciato apprezzare quale "locazione onerosa anomala", basata sullo scambio "godimento immobile-servizi domestici al Proprietario".
Buona giornata

Dr. Giorgio Frabetti, http://www.linkedin.com/profile/view?id=209819076&trk=tab_pro
Collaboratore Studio Francesco Landi, Consulente del Lavoro-Ferrara
Pagina FB: https://www.facebook.com/pages/Studio-Landi-cdl-Francesco/323776694349912

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