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giovedì 4 luglio 2013

SE IL PERSONALE DIPENDENTE RIFIUTA LE FERIE: CHE FARE?

Quesito:
Sono un Imprenditore dei servizi operante in un Centro Benessere che non se la passa molto bene.
Le mie Dipendenti hanno disconosciuto in blocco e per protesta il "piano ferie" deciso a febbraio: dicono, cioè, che, configurando questo un periodo di sostanziale blocco dell'attività, prefigura soluzioni loro sgradite di riduzione dell'orario e del personale che verosimilmente andranno a regime.
Posso indurre le mie Dipendenti a più miti consigli?
Grazie

Risposta:
Dal punto di vista della sostanza, la Sua scelta di far godere le ferie al personale in un periodo, che coincide con un rallentamento dell'attività lavorativa, è inceppebile sia in punto di diritto sia in punto di fatto.
E comunque le ferie, in quanto retribuite a carico del Datore, costituiscono soluzione molto favorevole per il Personale.
Resta, comunque, da sciogliere un aspetto equivoco che sorge dalla medesima qualificazione delle ferie come "diritto": in forza di questa qualificazione (che, tra l'altro, discende dalla confezione letterale del medesimo testo costituzionale), e in assenza di disposizione diversa di CCNL, prevale la regola secondo cui le ferie sono decise di comune accordo tra Azienda e Lavoratore.
Il Lavoratore, per giurisprudenza costante, deve essere coinvolto, per così dire, da "protagonista" nella programmazione delle ferie (vedi Corte d'Appello di Firenze 03 luglio 2007), perchè, disponendo delle ferie, è di lui che si tratta e della sua persona: non si contano, infatti, le pronunce legislative che qualificano il periodo di ferie come periodo funzionale alla re-integrazione delle energie psico-fisiche del Dipendente: naturale che questi sia coinvolto nella programmazione delle ferie medesime.
Se quanto detto vale come indicazione di carattere generale, resta fermo, però, che il Dipendente non può rifiutare il periodo feriale proposto dal Datore con finalità eminentemente "ostruzionistiche", di "ostacolo", come ci sembra stia avvenenndo nella Sua Azienda, in cui tutti i Dipendenti in blocco, si direbbe, stanno rifiutando il "piano ferie" deciso dal Datore di Lavoro.
Va da sè, infatti, che i Lavoratori non possono alla fine essere di ostacolo ad una prerogativa fondamentale del Datore di Lavoro, in quanto responsabile ultimo dell'organizzazione stessa del luogo di lavoro: la prerogativa, cioè, di decidere modi e tempi di presenza dei Lavoratori in Azienda.
Tale atto dei Dipendenti, oltre a violare una comune regola di "buona fede contrattuale" ex. art. 1375 Codice Civile, viola l'art. 2104 del Codice Civile, venendo meno, in questo caso, i Lavoratori all'obbligazione contrattuale di salvaguardare le prerogative gerarchiche del Datore di Lavoro. E' opportuno valutare i margini a Sua disposizione per censurare i Dipendenti esercitando azione disciplinare.
Cordialità.

Collaboratore Studio Francesco Landi, Consulente del Lavoro, Ferrara
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