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martedì 17 settembre 2013

SE IL DATORE DI LAVORO RICHIAMA IN SERVIZIO IL DIPENDENTE IN FERIE

Quesito:
Posso fare causa al mio Datore di Lavoro, che, ad un giorno di ferie, mi ha richiamata in servizio per motivi futili? Posso addebitargli il costo del biglietto aereo che ho dovuto prendere precipitosamente (pagandolo caro) per ritornare? Grazie.

Risposta:
Colgo l'occasione di precisarLe che Lei non mi ha specificato in quale settore opera, così che non sono in grado di conoscere il CCNL applicabile al Suo caso.
E', però, un fatto che ogni CCNL riconosce la facoltà del Datore di richiamo del Dipendente dalle ferie, facoltà che non si può utilmente mettere in dubbio in quanto corollario dell'art. 2104 del Codice Civile (che fa obbligo del Dipendente di corrispondere ad ogni esigenza organizzativa del Datore di Lavoro) e dell'art. 1375 del Codice Civile (buona fede/correttezza). Più specificamente, tali obblighi non possono venire meno durante la pausa feriale, dato che il lavoratore subordinato è contrattualmente obbligato a mettere a disposizione del Datore le proprie energie, compendiandosi la sua obbligazione principale ed essenziale in una "disponibilità continuativa" (continuità funzionale) che evidentemente persiste in caso di ferie (come parzialmente in caso di malattia, vedi giurisprudenza sulla persistenza in malattia dei doveri di non concorrenza).
Tale disponibilità va distinta dalla reperibilità vera e propria, che comporta una disponibilità più accentuata: comunicare spostamenti, non allontanarsi oltre certi km etc.
Questa distinzione fa la differenza ai fini dell'accollo dei costi dell'imprevisto ritentro.
In caso di rientro dalle ferie, il Datore è certamente tenuto a rimborsare i costi del "rientro imprevisto" al Datore; non così nella reperibilità, i cui costi di rientro sono accollati in capo al Lavoratore.
Resta salva la possibilità di accertare ulteriori danni economici e non ove il Datore avesse potuto provvedere a surrogare il personale in ferie in altro modo senza ricorrere al rientro. Evidentemente, il Datore deve attenersi anch'egli a regole di buona fede/correttezza.


Collaboratore Studio Francesco Landi, Consulente del Lavoro, Ferrara
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