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giovedì 19 settembre 2013

SE MUORE LA COLF PAKISTANA: FUORI IL DATORE DI LAVORO DA BEGHE EREDITARIE!

Quesito:
La mia Colf pakistana è morta in servizio. Come si deve gestire l'ultimo stipendio, a chi va in eredità? Lascia due figli in Italia, e un fratello e i genitori in Pakistan. Grazie.

Risposta:
Bisogna prendere a riferimento l'art. 46 l. 218/1995, che individua nella legge nazionale del defunto la legge applicabile alla successione per causa di morte, salvo che lo stesso de cujus avesse designato altra legge applicabile nel testamento (comma 02). Una scelta, però, quest'ultima priva di effetto, se al momento della morte il cittadino aveva perso la cittadinanza italiana.
Nel caso di specie, parrebbe applicarsi la legge pakistana, in difetto di disposizioni testamentarie della defunta.
Ma la normativa ereditaria pakistana potrebbe essere residuale e marginale, riguardando solo una piccolissima parte della "dote" retributiva della Dipendente (busta paga, arretrati etc.).
Per la parte più rilevante delle spettanze retributive (TFR, indennità di mancato preavviso) potrebbe non applicarsi la legge pakistana, ma applicarsi direttamente la legge italiana, ossia le disposizioni ex. art. 2122 del Codice Civile che regolano "iure proprio" e non "iure successionis" la successione di coniuge, figli, parenti entro il terzo grado e affini.
Su questa crediamo il Datore debba concentrare la sua attenzione.
Nel caso di specie, questa modalità successoria riguarda i figli e il fratello: i primi si trovano in Italia, i secondi in Pakistan.
Questa modalità di "successione anomala" riguarda senz'altro l'indennità per mancato preavviso (che il Datore deve corrispondere sempre in caso di morte del Dipendente ex. art. 2118 u.c.) e il TFR (se non già anticipato in busta paga, come frequentemente accade).
La gestione della partita è evidentemente complessa.
A ns. parere, il Datore di lavoro deve preliminarmente individuare i parenti beneficiare e mettere a disposizione gli importi. Per i lontani, il Datore non è necessario che compia operazioni bancarie internazionali particolarmente complesse: è sufficiente che corrisponda i soldi ai parenti vicini (in questo caso i figli) che però abbiano provveduto contestualmente a firmare una "liberatoria" del Datore derivante da omessa informativa dell'esistenza di altri parenti legittimati (o legittimabili) alla percezione delle somme.
Il Datore di Lavoro deve essere estraneo a contese ereditarie!

Collaboratore Studio Francesco Landi, Consulente del Lavoro, Ferrara
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