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mercoledì 23 ottobre 2013

LA VENDITA A DOMICILIO, QUANDO E' OCCASIONALE


Quesito:
Per arrotondare il magro stipendio da Segretaria part time, ho ricevuto da una mia amica un incarico per promuovere la vendita di prodotti di bellezza presso parenti e amici con pagamento di percentuale. Devo aprire Partita IVA? O non vale più il limite degli € 5.000 per gli "occasionali"? Grazie.

Risposta:
Il limite degli € 5.000 annui (quale reddito annuo lordo ritratto anche da più Committenti) è da ritenersi vincolante ai fini della prova dell'occasionalità della vendita, perchè fissato nell'art. 03 l. 173/2005. Norma dal chiaro sapore definitorio e qualificatorio, anche perchè richiamata dal Ministero del Lavoro in Circolare 07/2013 come discrimine per gli Ispettori per valutare l'occasionalità "genuina" della vendita a domicilio, in relazione alle disposizioni di "controllo" sul commercio compendiate nella l. 173/2005, anche in relazione al D.lgs. 114/1998 (vedi obbligo di esibire tesserini di riconoscimento etc.).  
Devono pertanto ritenersi superate o quantomeno ridimensionate le indicazioni di cui alla Circolare INPS 09/2004, che riconnettevano al requisito reddituale citato (compendiato dall'art. 44 DL 269/2003) una valenza limitata all'obbligo dell'iscrizione alla Gestione Separata INPS rimettendo l'accertamento dell'occasionalità del lavoro autonomo ai principi generali ex. art. 2222 Codice Civile. Tale indicazione è da ritenersi superata perchè la legge 173/2005 costituisce lex posterior come tale idonea a prevalere sia sulle indicazioni della Circolare INPS 09/2004.
In questo senso, oltre i € 5.000 non esiste modo di provare l'occasionalità dell'incaricato di vendita a domicilio. Questo è il Ns. parere.

Dr. Giorgio Frabetti, Ferrara

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