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mercoledì 27 novembre 2013

SE LA COLF E' IRREPERIBILE, ISTRUZIONI PER IL LICENZIAMENTO

Quesito:
Cosa posso fare se ho intenzione di licenziare la Badante (convivente con mia mamma), ed essa si è resa irreperibile?
 
Risposta:
In questo caso, ai fini di chiarezza del rapporto, consigliamo di trattare la Badante come fosse dimissionaria, potendosi arguire ciò eventualmente dal ripetuto silenzio, dall'eventuale rifiuto di contattare l'Ex-Datore di Lavoro etc. In questo caso, conviene che il Datore invii all'ultimo domicilio noto della Badante una raccomandata, contenente l'invito a presentarsi avanti la DTL per la convalida (art. 04.20°comma l. 92/2012), con formale convocazione.
Se la Badante non si presenta nei 07 gg., il rapporto si considera formalmente risolto.
Medio tempore, non spetta nulla in termini economici, per espressa disposizione dell'art. 04.21°comma.
Questa procedura ha il vantaggio della certezza giuridica.
Il rischio che la Badante si presenti avanti alla DTL a rifiutare le dimissioni (pure esistente) è, a ns. esperienza, minimo, perchè la Badante, nella stragrande maggioranza dei casi, non può o non ha interesse a presentarsi: perchè è all'estero, quindi, non potrebbe evidentemente muoversi, ovvero perchè lavora da altra parte (di solito "in nero") e, quindi, non ha interesse a correre il rischio di "compromettersi" davanti ad un Ufficio Pubblico.
In ogni caso, resta sempre la "valvola di sfogo" del licenziamento, che è libero nel settore domestico, non coperto, cioè, dai noti vincoli alla recedibilità ex. l. 604/1966 e l. 300/1970, e che nessuna norma di legge vieta possa essere conseguente o addirittura concomitante alla convalida delle dimissioni.
Anzi, la circostanza che il licenziamento possa essere disposto in sede di DTL può essere un vantaggio per il Datore di Lavoro, che, specie nei casi di irreperibilità, può chiamare a testimonio l'Ufficio della legittimità del licenziamento e ottenere così quella certezza di fine rapporto che, altrimenti, sarebbe molto onerosa da conseguire.
 

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