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martedì 24 giugno 2014

DETRAZIONI PRODUZIONE DI REDDITO DI LAVORO DIPENDENTE E ASSIMILATO: UNO SGUARDO D'INSIEME



Art. 13. Altre detrazioni.
1. Se alla formazione del reddito complessivo concorrono uno o più redditi di cui agli articoli 49, con esclusione di quelli indicati nel comma 2, lettera a), e 50, comma 1, lettere a), b), c), c-bis), d), h-bis) e l), spetta una detrazione dall'imposta lorda, rapportata al periodo di lavoro nell'anno, pari a:
a) 1.880 euro, se il reddito complessivo non supera 8.000 euro. L'ammontare della detrazione effettivamente spettante non può essere inferiore a 690 euro. Per i rapporti di lavoro a tempo determinato, l'ammontare della detrazione effettivamente spettante non può essere inferiore a 1.380 euro (5);
b) 978 euro, aumentata del prodotto tra 902 euro e l'importo corrispondente al rapporto tra 28.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 20.000 euro, se l'ammontare del reddito complessivo è superiore a 8.000 euro ma non a 28.000 euro (6);
c) 978 euro, se il reddito complessivo è superiore a 28.000 euro ma non a 55.000 euro; la detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l'importo di 55.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l'importo di 27.000 euro



L'art. 13.01°comma DPR 917/1986 (TUIR) prevede che, se alla formazione del reddito complessivo concorrono uno o più redditi di lavoro dipendente (ad esclusione dei redditi di pensione ex. art. 49.02°comma lett. a), ovvero redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente ex. art. 50.01°comma lett. a),b), c), c-bis), d), h-bis), l) TUIR), spetta una detrazione dall'imposta lorda rapportata al periodo di lavoro nell'anno e graduata in relazione all'ammontare del reddito complessivo.
In particolare, per quanto riguarda i redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, secondo la nuova disposizione, possono fruire della detrazione per lavoro dipendente:

a) I Soci di Cooperative di produzione e lavoro e delle altre Cooperative di cui all'art. 50.01°comma lett. a) (sempre che il rapporto, diverso da quello associativo, intercorrente con la Cooperativa, sia di lavoro dipendente o di collaborazione coordinata e continuativa);
b) I Lavoratori che percepiscono indennità da terzi, in relazione a prestazioni rese in connessione alla loro qualità di lavoratori dipendenti (art. 50.01°comma lett. c);
c) I percettori di borse di Studio, di premi o di sussidi corrisposti per fini di studio o di addestramento professionale (art. 50.01°comma lett. c);
d) I Collaboratori coordinati e continuativi;
e) I Sacerdoti (art. 50 lett. d);
f) I titolari di trattamenti pensionistici erogati dalla previdenza complementare (art, 50 lett. h-bis);
g) Lavoratori impiegati in attività socialmente utili.

La misura delle detrazioni al 01/01/2014:
Come precisao dalla Circolare dell'Agenzia delle Entrate nr. 15/2008, il Sostituto d'imposta dovrà riconoscere le detrazioni ex. art. 13 TUIR, a prescindere dalla dichiarazione di richiesta di fruizione presentata dal Lavoratore: questa è la principale differenziazione, in punto di gestione amministrativa, tra questa tipologia di detrazioni e le detrazioni per familiari a carico. In effetti, in questo caso, il Sostituto d'imposta dispone di tutte le informazioni per riconoscerle.
La legge di stabilità 2014 (legge 27/12/2013 nr. 147) ha rimodulato le detrazioni, le quali, oggi, devono intendersi secondo le seguenti progressioni:







DETRAZIONI IN VIGORE DAL 01/01/2014

Reddito
Misura
Nota
Fino a € 8.000, 00
€ 1.880
In ogni caso, l’ammontare della detrazione effettivamente spettante, nmon può essere inferiore a € 690 per i rapporti di lavoro a tempo indeterminato e a € 1.380, per i rapporti di lavoro a tempo determinato.
Ciò significa che tali misure minime competono a prescindere dal risultato del calcolo di ragguaglio al periodo di spettanza nell’anno.
Vi deve essere comunque almeno un giorno di lavoro.
Da € 8.000, 01 a € 28.000, 00
€ 978, aumentato della differenza del prodotto tra 902 e l’importo corrispondente al rapporto tra € 28.000, diminuito del reddito complessivo, e € 20.000.
978+ [902 x (28.000-RC)/20.000]*

*L’importo della parentesi quadra, da aggiungere a € 1.338, decresce al crescere del reddito.
Il comma 06 del nuovo art. 13 stabilisce che, se il risultato del rapporto è maggiore di zero, lo stesso si assume nelle prime quattro cifre decimali.
Gli importi fissati dalla norma di € 978 ed € 902 devono essere rapportati al periodo di lavoro nell’anno (es. rapporto di 306 gg.= 978/365*306 etc.)
Da € 28.000,01 a € 55.000, 00
€ 978

In tal caso, la detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di € 55.000, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di € 27.000.
978x [(55.000-RC)/27.000]*

*Il comma 06 del nuovo art. 13 stabilisce che, se il risultato del rapporto indicato dalla norma, è maggiore di zero, lo stesso si assume nelle prime quattro cifre decimali.
L’importo di € 1.338 deve essere rapportato al periodo di lavoro nell’anno.
N.B. Il coefficiente deve essere troncato nella quarta cifra decimale.

Ad esaurimento, in funzione della attuale Dichiarazione dei Redditi, si riporta lo schema antecedente delle detrazioni, secondo la normativa in vigore fino al 31/12/2013.

Reddito
Misura
Nota
Fino a € 8.000, 00
€ 1.840
In ogni caso, l’ammontare della detrazione effettivamente spettante, nmon può essere inferiore a € 690 per i rapporti di lavoro a tempo indeterminato e a € 1.380, per i rapporti di lavoro a tempo determinato.
Ciò significa che tali misure minime competono a prescindere dal risultato del calcolo di ragguaglio al periodo di spettanza nell’anno.
Vi deve essere comunque almeno un giorno di lavoro.
Da € 8.000, 01 a € 15.000, 00
€ 1.338, aumentato della differenza del prodotto tra 502 e l’importo corrispondente al rapporto tra € 15.000, diminuito del reddito complessivo, e € 7.000.
1.338+ [502 x (15.000-RC)/7.000]*

*L’importo della parentesi quadra, da aggiungere a € 1.338, decresce al crescere del reddito.
Il comma 06 del nuovo art. 13 stabilisce che, se il risultato del rapporto è maggiore di zero, lo stesso si assume nelle prime quattro cifre decimali.
Gli importi fissati dalla norma di € 1.338 ed € 502 devono essere rapportati al periodo di lavoro nell’anno (es. rapporto di 306 gg.= 1338/365*306 etc.)
Da € 15.000,01 a € 55.000, 00
€ 1.338

In tal caso, la detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di € 55.000, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di € 40.000.
1.338x [(55.000-RC)/40.000]*

*Il comma 06 del nuovo art. 13 stabilisce che, se il risultato del rapporto indicato dalla norma, è maggiore di zero, lo stesso si assume nelle prime quattro cifre decimali.
L’importo di € 1.338 deve essere rapportato al periodo di lavoro nell’anno.
N.B. Il coefficiente deve essere troncato nella quarta cifra decimale.

Con la revisione delle detrazioni, ad opera della l. 247/2014, la disposizione contenuta nell'art. 13.02°comma TUIR è stata abrogata.
Precedentemente, era stabilito che la detrazione spettante fosse aumentata di un importo rispettivamente pari a:

a) € 10, se l'ammontare del reddito complessivo è superiore a € 23.000, ma non a € 24.000;
b) € 20, se l'ammontare del reddito complessivo è superiore a € 24.000, ma non a € 25.000;
c) € 30, se l'ammontare del reddito complessivo è superiore a € 25.000, ma non a € 26.000;
d) € 40, se l'ammontare del reddito complessivo è superiore a € 26.000, ma non a € 27.700;
e) € 25, se l'ammontare del reddito complessivo è superiore a € 27.700, ma non a € 28.000..

Base di calcolo della detrazione:
Ai fini della determinazione del reddito di riferimento utile per il calcolo del coefficiente di determinazione della detrazione effettiva, si deve considerare:

a) Il reddito complessivo costituito dalla somma dei redditi percepiti dalla persona, al netto degli oneri deducibili;
b) Non concorre alla formazione del reddito complessivo, ai fini della determinazione del reddito di riferimento per il calcolo delle detrazioni, il reddito derivante dall'unità immobiliare adibita ad abitazione principale e relative pertinenze, nonchè il reddito prodotto dai contribuenti cd "minimi" il cui reddito è assoggettato ad imposta sostitutiva (Circ. AE 73/2007).

Qui di seguito, alcune ulteriori precisazioni.
In merito alla nozione di "reddito complessivo", l'Agenzia delle Entrate nella Circ. 15/2007 ha avuto modo di precisare che, al fine di stabilire l'ammontare delle detrazioni per carichi di famiglia e di quelle per lavoro dipendente spettante ai titolari di questa tipologia di reddito, esso deve essere determinato secondo le regole ex. art. 51 TUIR.
In particolare, si dovrà anche considerare quanto previsto dall'art. 51.02°comma lett. h) TUIR, il quale esclude dalla formazione del reddito di lavoro dipendente "le somme trattenute al Dipendente per gli oneri di cui all'art. 10 e alle condizioni ivi previste, nonchè le erogazioni effettuate dal Datore di Lavoro, in conformità a contratti collettivi o ad accordi o regolamenti aziendali a fronte di spese sanitarie di cui allo stesso art. 10.01°comma lett. b).

Giorni di riconoscimento delle detrazioni:
I giorni per i quali spetta la detrazione coincidono con quelli che hanno dato diritto alla retribuzione che è stata assoggettata a ritenuta (Circ. 326/E/1997 e Circ. 3/1998).
Pertanto, nel numero dei giorni relativamente ai quali spetta la detrazione, si devono in ogni caso comprendere le festività, i riposi settimanali e gli altri giorni non lavorativi, mentre vanno sottratti i giorni per i quali non spetta alcuna retribuzione.
Si precisa che, in ogni caso, nessuna riduzione delle detrazioni va effettuata in caso di particolari modalità di articolazione dell'orario di lavoro (per esempio, part time orizzontale, verticale, misto), nè in caso di giornate di sciopero.
Inoltre, ai fini dell'attribuzione delle detrazioni in parola, l'anno deve essere sempre assunto come composto di 365 gg., anche quando è bisestile.
In presenza di più redditi di lavoro dipendente, nel calcolare il numero dei giorni per i quali spettano le detrazioni, i giorni compresi in periodi contemporanei, devono essere computati una sola volta.
Come indicato dalla Circolare dell'Agenzia delle Entrate nr. 15/2007, le detrazioni spettanti in caso di reddito complessivo non superiore a € 8.000 nella misura di € 690 per i rapporti di lavoro a tempo indeterminato, e di € 1.380 per i rapporti a tempo determinato non devono essere rapportate al lavoro.
Ne discende che le stesse non sono cumulabili tra loro nè con quelle minime previste per i pensionati di cui ai commi 03 e 04 del nuovo art. 12, nè con quelle previste per i redditi diversi di cui al comma 05 dello stesso art. 12 TUIR.
Il contribuente che si trovi nella possibilità astratta di fruire di più di una delle menzionate detrazioni minime, potrà scegliere di applicare quella più favorevole.

CIRCOLARE 03/1998: ESTRATTO
Resta confermato, invece, che le detrazioni per lavoro dipendente vanno rapportate al periodo di lavoro o di pensione nell'anno e cioe' al numero dei giorni compresi nel periodo di durata del rapporto di lavoro per i quali il lavoratore ha diritto alle detrazioni per lavoro dipendente. Si tratta del numero di giorni che hanno dato diritto al reddito di lavoro dipendente (compresi i trattamenti pensionistici) soggetti a tassazione, a fronte del quale e' concessa la detrazione. In tale numero di giorni vanno in ogni caso compresi le festivita', i riposi settimanali e gli altri giorni non lavorativi e vanno sottratti i giorni per i quali non spetta alcun reddito, neppure sotto forma di retribuzione differita, quali le mensilita' aggiuntive etc. (ad esempio, in caso di assenza per aspettativa senza corresponsione di assegni). Nessuna riduzione delle detrazioni va effettuata in caso di particolari modalita' di articolazione dell'orario di lavoro, quali il part-time verticale o orizzontale, ne' in presenza di giornate di sciopero. Analogo criterio deve essere adottato per i contratti a tempo determinato, per i quali, partendo dal numero dei giorni compresi nel periodo di durata del rapporto, vanno sottratti quelli per i quali non compete il diritto alla retribuzione.
 In presenza di contratti di lavoro dipendente a tempo determinato caratterizzati dalla effettuazione di prestazioni "a giornata" (ad es. per i lavoratori edili ed i braccianti agricoli) la detrazione spettante per le festivita', i giorni di riposo settimanale ed i giorni non lavorativi compresi nel periodo che intercorre tra la data d'inizio e quella di fine di tali rapporti di lavoro deve essere determinata proporzionalmente al rapporto esistente tra le giornate effettivamente lavorate e quelle previste come lavorative dai contratti collettivi nazionali di lavoro e dai contratti collettivi territoriali applicabili per i contratti a tempo indeterminato delle medesime categorie. Il risultato del rapporto, se decimale, va arrotondato all'unita' successiva. Si ricorda che ai fini dell'attribuzione delle detrazioni, l'anno deve intendersi composto al massimo di 365 giorni, anche negli anni bisestili.
 Si precisa, altresi', che le detrazioni competono nell'anno in cui i redditi per i quali sono concesse sono assoggettati a tassazione, cio' anche con riferimento ai redditi sostitutivi di quelli di lavoro dipendente, quali, ad esempio, le indennita' e somme erogate dall'INPS o da altri Enti, per le quali le detrazioni spettano in relazione ai giorni che danno diritto all'indennita' (ad esempio, per l'indennita' di disoccupazione, con riferimento ai giorni di disoccupazione che hanno dato diritto alla corresponsione dell'indennita') e alle borse di studio. In merito a queste ultime si conferma che le detrazioni spettano con riferimento ai giorni compresi nel periodo assunto ai fini dell'erogazione della borsa di studio (anche se relativo ad anni precedenti). Pertanto, se la borsa di studio e' stata erogata per il rendimento dell'anno scolastico o accademico, la detrazione spetta per l'intero anno; se, invece, e' stata corrisposta in relazione alla frequenza di un particolare corso, spetta per il periodo di durata del corso stesso.
 Infine, si ricorda che, in presenza di piu' redditi di lavoro dipendente, nell'individuare il numero di giorni per i quali spettano le detrazioni, quelli compresi in periodi contemporanei vanno computati una volta soltanto e che, tra i giorni relativi ad anni precedenti, per i quali spetta il diritto alle detrazioni, non vanno considerati quelli compresi in periodi di lavoro per i quali si e' gia' fruito in precedenza delle detrazioni.

Rapporti di lavoro inferiori all'anno:
L'Agenzia delle Entrate, con Circolare 15/2007, precisa che gli obblighi del Sostituto d'imposta in relazione ai rapporti di lavoro inferiori all'anno.
In particolare, l'Agenzia delle Entrate ritiene che anche la detrazione per redditi non superiori a € 8.000, fissata nella misura minima di € 690 e di € 1.380, rispettivamente, per i rapporti di lavoro a tempo indeterminato e per quelli a tempo determinato, in via generale, debbano essere rapportate dal Sostituto d'Imposta al periodo nell'anno, in applicazione dell'art. 23.02°comma lett. a) DPR 600/1973.
Naturalmente, il percipiente potrà fruire della parte di detrazione eventualmente non goduta in sede di Dichiarazione dei Redditi, ovvero, su richiesta, in sede di conguaglio.
Resta fermo che, se il percipiente dichiara di non possedere altri redditi, il Sostituto deve assumere, ai fini del calcolo della detrazione spettante, il reddito di lavoro dipendente, che egli stesso corrisponde e, pertanto, ricorrendone i presupposti, tener conto della misura minima della detrazione, attribuendola a partire dalla corresponsione della prima retribuzione.
A tal fine, il Sostituto d'imposta può comunque invitare i Dipendenti a fornire, ove lo ritengano opportuno, gli elementi che consentano un'applicazione più precisa della nuova detrazione.
La detrazione minima deve, quindi, essere applicata per l'intero ammontare previsto e ragguagliata al periodo di paga.

Detrazioni produzione reddito e lavoro a progetto:
L'Agenzia delle Entrate, con Circ. 58 del 18/06/2001, ha chiarito che, quando si eroga il compenso al collaboratore nel periodo di imposta successivo a quello di maturazione, occorre avere riguardo al periodo di lavoro, cui il corrispettivo si riferisce, ancorchè quest'ultimo ricada in un periodo di imposta precedente.
Pertanto, ipotizzando un contratto di collaborazione coordinata e continuativa "a progetto", con inizio il 01/06/2014 e termine il 31/12/2014: qualora il Committente eroghi il compenso nel corso del 2014, egli è tenuto a riconoscere le detrazioni di imposta in relazione al periodo di maturazione (ossia 214 gg. relativi al periodo giugno-dicembre 2014), ma nella misura vigente al momento dell'erogazione medesima (quindi, detrazioni vigenti nel 2014).
Resta fermo il principio secondo cui, comunque, le detrazioni possono spettare nella misura massima di 365 gg. per ogni periodo d'imposta.
Sul punto, l'Agenzia delle Entrate ha, inoltre, precisato che, tra i giorni relativi ad anni precedenti per i quali spettano le detrazioni fiscali, non vanno considerati quelli compresi in periodi di lavoro per i quali si sia già fruito, in precedenza, delle medesime detrazioni.

DETRAZIONI E REDDITI DA PENSIONE
Art. 13 TUIR

3. Se alla formazione del reddito complessivo concorrono uno o più redditi di pensione di cui all'articolo 49, comma 2, lettera a), spetta una detrazione dall'imposta lorda, non cumulabile con quella di cui al comma 1 del presente articolo, rapportata al periodo di pensione nell'anno, pari a:
a) 1.725 euro, se il reddito complessivo non supera 7.500 euro. L'ammontare della detrazione effettivamente spettante non può essere inferiore a 690 euro;
b) 1.255 euro, aumentata del prodotto tra 470 euro e l'importo corrispondente al rapporto tra 15.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 7.500 euro, se l'ammontare del reddito complessivo è superiore a 7.500 euro ma non a 15.000 euro;
c) 1.255 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.000 euro ma non a 55.000 euro. La detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l'importo di 55.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l'importo di 40.000 euro.
4. Se alla formazione del reddito complessivo dei soggetti di età non inferiore a 75 anni concorrono uno o più redditi di pensione di cui all'articolo 49, comma 2, lettera a), spetta una detrazione dall'imposta lorda, in luogo di quella di cui al comma 3 del presente articolo, rapportata al periodo di pensione nell'anno e non cumulabile con quella prevista al comma 1, pari a:
a) 1.783 euro, se il reddito complessivo non supera 7.750 euro. L'ammontare della detrazione effettivamente spettante non può essere inferiore a 713 euro;
b) 1.297 euro, aumentata del prodotto tra 486 euro e l'importo corrispondente al rapporto tra 15.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 7.250 euro, se l'ammontare del reddito complessivo è superiore a 7.750 euro ma non a 15.000 euro;
c) 1.297 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.000 euro ma non a 55.000 euro. La detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l'importo di 55.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l'importo di 40.000 euro.
5. Se alla formazione del reddito complessivo concorrono uno o più redditi di cui agli articoli 50, comma 1, lettere e), f), g), h) e i), ad esclusione di quelli derivanti dagli assegni periodici indicati nell'articolo 10, comma 1, lettera c), fra gli oneri deducibili, 53, 66 e 67, comma 1, lettere i) e l), spetta una detrazione dall'imposta lorda, non cumulabile con quelle previste ai commi 1, 2, 3 e 4 del presente articolo, pari a (1):
a) 1.104 euro, se il reddito complessivo non supera 4.800 euro;
b) 1.104 euro, se il reddito complessivo è superiore a 4.800 euro ma non a 55.000 euro. La detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l'importo di 55.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l'importo di 50.200 euro.




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