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mercoledì 25 giugno 2014

IL NUOVO "APPRENDISTATO": L' "INDICAZIONE SINTETICA" DEL PIANO FORMATIVO-L'INCIDENZA SULLA SANZIONE AMMINISTRATIVA EX. ART. 07.02°COMMA d.LGS. 167/2011

Quesito:
Il Jobs Act ha previsto l'obbligo del Datore di indicare, in caso di rapporto di apprendistato, il "piano formativo in forma sintetica". Che significa ciò? Potrei fare completamente a meno di inserire il "piano formativo nell'apprendistato"? Grazie.

Risposta:
La norma del Jobs Act ha, innanzitutto, provveduto a modificare l'art. 01.02°comma lett. a) D.lgs. 167/2011 (contenente previsioni "formali" del contratto di apprendistato:patto di prova, progetto formativo etc.), che altro non è che "la norma precetto" su cui l'art. 07.02°comma fonda la sanzionabilità amministrativa di tale norma (quella che sanziona la "violazioni formali" dell'apprendistato).
Al riguardo, si deve tener conto che la sanzione de qua è condizionata alla previsione dei contratti collettivi.
In questo senso, si è molto discusso, nelle prime more del Testo Unico, se la norma non fosse eccessiva ed esagerata, tenuto conto, ad esempio, che il "patto di prova" è facoltativo e non si vede come (complice il richiamo ex. art. 01.02°comma lett. a D.lgs. 167/2011) potrebbe esserne sanzionata l'assenza.
Del resto, la stessa Circolare ministeriale (Circ. Min. Lav. 11/11/2011 nr. 29) non aveva dato un contributo rilevante alla semplificazione, imponendo la sanzionabilità ad ampio raggio, anche a moduli, formulari previsti dal CCNL.
Da questo punto di vista, la modifica del Jobs Act cerca di imporre agli Ispettori un filtro, riducendo le sanzioni alle violazioni formali davvero rilevanti, ed escludendola per infrazioni minime (de minimis non curat praetor). In questo senso, la modifica perfeziona una linea di politica legislativa, già abbozzata, ma senza successo dal Testo Unico, che (proprio nel proposito di evitare la sanzione per infrazioni "minime") aveva ancorato la sanzionabilità delle violazioni "formali" in contratto alle "violazioni delle norme di principio", ossia incidenti sulle più importanti tutele dell'apprendista, parte debole.
Si pone, comunque, in sede ispettiva, anche dopo l'entrata in vigore del Jobs Act il problema di definire quali siano le violazioni al "piano formativo" davvero essenziali e tali da inficiare le tutele dell'apprendista. Si pone, altrimenti detto in forma più pomposa, ma chiara, la definizione del "bene giuridico" che si assume dal legislatore violato in questa disposizione.
A ns modesto parere, dal coordinamento della modifica del Jobs Act (che ritiene sufficiente la "redazione sintetica del piano formativo") e con la previgente regolamentazione del TU (che imponeva le sanzioni amministrative per "violazioni formali" di contratto solo alle violazioni di principio), il "bene giuridico" tutelato non è la "forma scritta" in sè, ma la predisposizione a favore dell'apprendista del necessario bagaglio informativo sul suo percorso informativo e i suoi diritti: si può, cioè, ricostruire il "bene giuridico" violato dalla sanzione in esame quale "omissione informativa" del Datore, su aspetti rilevanti del rapporto di lavoro, in analogia con la previsione di cui al D.lgs. 152/1997.
Del resto, se si scorrono i principali CCNL, che regolano i diritti e doveri delle parti nell'apprendistato, si troverà (praticamente) sempre codificato il dovere del Datore di "garantire" la formazione all'apprendista: nessuno può dubitare che tale obbligazione di salvaguardia contempla la massima informativa possibile in materia del percorso formativo che l'apprendista sarà chiamato a svolgere.
Un aspetto certamente essenziale, la cui violazione non solo giustifica la sanzione amministrativa ex. art. 07:02°comma D.lgs. 167/2011, ma anche la trasformazione dell'apprendistato in lavoro subordinato tout court, ove il rapporto non appaia recuperabile in nessun altro modo.
Personalmente, credo che il cerchio si chiuda e che difficilmente il Ministero del Lavoro potrà dare un'interpretazione diversa a questa modifica indotta dal Jobs Act al rapporto di apprendistato.
Staremo, comunque, a vedere come il Ministero recepirà le recenti modifiche legislative.

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