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venerdì 20 giugno 2014

JOBS ACT E RAPPORTO A TERMINE: SE IL DATORE DI LAVORO NON INDICA IN CONTRATTO IL DIRITTO DI PRECEDENZA:CONTRATTO NULLO?

Quesito:
Il Jobs Act impone al Datore di Lavoro di indicare nei contratti a termine in essere da marzo/maggio 2014 la previsione del diritto di precedenza. Cosa succede se il Datore omette questa circostanza nell'assunzione? Il contratto si considera nullo?
Risposta:
L'art. 05.04sexies (ultimo cpv) D.lgs. 368/2001 nel prevedere che il diritto di precedenza del lavoratore a termine deve risultare "espressamente" da atto scritto (cioè dal contratto) non individua alcuna sanzione in caso di inosservanza.
Siamo fortemente a dubitare che tale carenza possa determinare la nullità del contratto a termine e la sua trasformazione ope legis in contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.
Innanzitutto, l'art. 1418 Codice Civile collega la sanzione della nullità ad un "vizio essenziale", tale da impedire al contratto di realizzare ogni suo scopo giuridico-economico.
E tale non pare proprio la situazione del contratto a termine privo di informativa sul diritto di precedenza.
Nè la mancata informativa pare ledere i diritti di precedenza del Lavoratore: dato che, se l'assunzione ha adempiuto agli obblighi informativi scritti ex D.lgs. 152/1997 mediante rinvio e menzione del CCNL, il Dipendente dispone già (grazie alla "menzione" del CCNL) di una base informativa adeguata per far valere il proprio diritto di precedenza.
Dr. Giorgio Frabetti, Profilo Linkedin: http://www.linkedin.com/profile/view?id=209819076&goback=%2Enmp_*1_*1_*1_*1_*1_*1_*1_*1_*1&trk=tab_pr 

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